Carattere
ed educazione

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Il carattere

Il Lagotto Romagnolo in origine era un cane da riporto in acqua, il suo impiego era simile a quello dei noti retriever.

Successivamente questa attitudine si è persa facendo spazio al suo utilizzo nella cerca del tartufo.

La grande versatilità ed il carattere affabile, fanno di lui un cane facilmente addestrabile e molto adatto alla vita in famiglia, anche e soprattutto nel caso in cui ci siano bambini. La docilità e la dolcezza innata di cui è dotata questa razza, lo renderà presto un membro della famiglia a tutti gli effetti, attaccato a voi da un legame fortissimo.
Tuttavia non bisogna dimenticarsi che il Lagotto è un cane da lavoro e quindi tendenzialmente molto attivo. Ha bisogno di esercizio e attività fisica e sarebbe bene tenerlo impegnato facendolo lavorare, giocare o portandolo a fare delle lunghe passeggiate all’aria aperta.
Sono inoltre eccellenti nuotatori che, in linea di massima, non mostrano esitazione in acqua.
Hanno un mantello molto impermeabile che li rende capaci di lavorare a lungo in acque anche molto fredde.

Per quanto riguarda il “rapporto” con gli altri animali, il Lagotto è tendenzialmente un cane molto docile e non aggressivo. Diciamo che una piccola pecca caratteriale è il non essere particolarmente coraggioso, ma questo dipende molto dal tipo di “lavoro” che è stato fatto dall’allevatore. Sottovalutare la paura è uno dei più gravi errori che si possano commettere, poiché potrebbe trasformarsi in autodifesa ed aggressività.
Se ben socializzato fin da cucciolo, non avrete problemi a portarlo in giro, al parco oppure al centro commerciale. Tutto ha inizio da lì: un cane con un ottimo carattere e ben socializzato non avrà problemi a relazionarsi con gli altri (suoi simili o umani che siano) nel corso della sua vita…

Educazione

Una delle prime cose che viene in mente quando si pensa all’educazione del nostro cane, è come insegnargli i classici e più comuni comandi che di solito sono il richiamo, il seduto, il non tirare al guinzaglio e fare i bisogni nel luogo indicato.
Quando si accoglie in casa un nuovo amico, ci si chiede spesso quando precisamente bisogna cominciare ad educarlo. Molti sostengono che sia preferibile aspettare che il cane compia 3-4 mesi in quanto prima è troppo piccolo per imparare.

È chiaro che tutto dipende dagli insegnamenti che si vogliono trasmettere, ma l’apprendimento dei cani inizia fin dal primo momento in cui entrano in casa, chiaramente lasciandogli i giusti spazi e i momenti per conoscerci meglio, superare il distacco ed ambientarsi alla sua nuova famiglia. Tutto ciò che il cucciolo apprenderà nei primi 3/4 mesi rimarrà indelebile nella sua mente, che a questa età è molto recettiva.
In questa fase è importantissimo dedicarsi alla stimolazione ed alla socializzazione, che se trascurata o gestita in modo approssimativo, porterà il cane ad ignorare o mal interpretare soggetti, ambienti e situazioni che normalmente dovrebbero essergli familiari.

E’ utile ricordare come la maggior parte dei cuccioli adorino essere continuamente coccolati. Il contatto e la manipolazione pertanto sono un momento fondamentale. Ma c’è un’enorme differenza tra le coccole e la manipolazione. Non è detto che il cane amante delle coccole lo sia pure delle pulizie per esempio, pertanto fin dai primi giorni è fondamentale stimolarlo in maniera positiva, soprattutto per quanto riguarda la pulizia delle orecchie, che sono il punto “debole” del Lagotto.

Così come per noi umani, anche per il cane il gioco rappresenta una palestra di vita. E’ solo attraverso queste attività che il cane valuta realmente le proprie abilità e possibilità, superando così le varie insicurezze e scoprendo pian piano l’autocontrollo. Potrete dedicarvi al semplice lancio della pallina, all’agility, all’imprinting sul tartufo, a giochi di attivazione mentale…sicuramente il Lagotto Romagnolo è un cane molto versatile, con il quale potrete fare pressoché qualsiasi attività.

Un’altra fase importantissima riguarda l’abitudine del cucciolo a far i propri bisogni fuori. E’ insito nel suo istinto sapere che deve sporcare lontano da dove consuma i pasti e da dove riposa, ma questo non vuol dire che sa che dovrà sporcare fuori. Comunemente, i metodi utilizzati per fa capire al cane dove non sporcare somigliano sempre più a delle punizioni inutili e crudeli (fargli annusare la pipì, picchiarlo col giornale…), ma questo non aiuterà il cane ad imparare la lezione. Pertanto occorre pazienza perché è solo intorno al quarto mese che il nostro fedele amico riuscirà a capire dove sporcare, a saper resistere ed a controllarsi.

Ecco qui di seguito alcuni preziosi consigli che possono essere utili per far si che il tuo amico a quattro zampe non sporchi casa:
La prima cosa che devi fare è quella di scegliere uno spazio che sarà preposto ai suoi bisogni.

Solitamente il cane sporca in alcuni momenti della giornata: quando si sveglia, dopo mangiato e dopo il gioco. Ma prima di riconoscere questi momenti è necessario imparare a conoscere il proprio cane.
Nel momento in cui ti accorgi che il tuo cucciolo sta per fare la pipì nel luogo sbagliato, prendilo e portalo nel luogo da te scelto e premialo se sporca lì. Con il tempo vedrai che il cane assocerà quest’area alle sue necessità fisiologiche.

Se invece non ce la fai a prenderlo in tempo e fa la pipì sul tappeto o sul pavimento di casa, in questo caso non devi sgridarlo o picchiarlo ma dirgli “no” e portarlo ugualmente fuori (o dove dovrebbe farla). Naturalmente questo vale soltanto se lo cogli sul fatto. Se arrivi anche solo un paio di minuti dopo, meglio ignorare l’accaduto.
Soprattutto nei primi mesi di vita il cane non ha piena autonomia e controllo della vescica, per cui è di fondamentale importanza portarlo fuori spesso, al massimo ogni tre ore.

Infine il controllo del morso e l’abitudine a stare da solo: due tappe fondamentali e non rimandabili.

Il cane da solo non riesce a rendersi conto che può far male, pertanto è importantissimo fargli capire fin da subito dove sbaglia; il segreto sta nella risposta e nel comportamento del padrone che con le sue reazioni non deve indurre il cane a proseguire quello che lui crede un gioco. Quando ti morde la mano, emetti un guaito acuto, come farebbe un cucciolo. Tieni la mano ferma e smetti di giocare. Il cucciolo imparerà che dopo un morso non riceverà più attenzioni. Il cucciolo potrebbe provare a rimediare al suo morso strofinando e leccando la mano. Elogialo con voce dolce e ricompensalo con del cibo, poi continua a giocare con lui. Imparerà che giocando nel modo giusto riceverà una ricompensa. Non lo sculacciare per ricambiare il dolore che ti ha fatto provare. Le punizioni fisiche porteranno solo l’animale ad avere paura di te. Inoltre non giocare mai in modo troppo violento, perché il gioco duro lo induce ad incrementare un eventuale aggressività.

Per quanto riguarda lo stare da solo in casa ci sono alcune regole da seguire per far si che questa cosa non venga vissuta come un trauma.
Innanzi tutto si deve arrivare in maniera graduale a lasciare da solo il cane, quindi si inizierà col far si che non ci segua in continuazione per tutte le stanze e poi si proverà a lasciarlo per pochi minuti in una stanza. Se inizierà a piangere non si dovrà subito andare a tranquillizzarlo, ma sarebbe meglio attendere che abbia smesso. Questi esercizi vanno eseguiti varie volte aumentando pian piano il tempo in cui il piccolo sta da solo e quando si torna da lui non si deve incitarlo nelle feste che potrà farci, questo al fine di far passare questa cosa come un evento normale di cui non ci si deve stupire. Altra regola importante da non tralasciare riguarda lasciare al cucciolo un passatempo durante la nostra assenza, questo lo aiuterà a mantenersi impegnato e tranquillo, così da non decidere di mettere a soqquadro la casa. Un oggetto utile a questo scopo che vi consigliamo è il ” Kong “, un oggetto di gomma dura, cavo al suo interno, in cui è possibile inserire del cibo. Il cucciolo impiegherà del tempo per cercare di estrarre il cibo, distraendosi così dal distruggere la tanto amata sedia in vimini della nonna..
E’ comunque sempre consigliabile frequentare delle puppy class, che altro non sono che sedute di socializzazione ed educazione base, appositamente per cuccioli.

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Vernio (PO)

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